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martedì 24 gennaio 2012

CRISI

Record di fallimenti
nel 2011: chiuse
oltre 12mila aziende
L’Osservatorio crisi d’impresa Cerved: +7,4% rispetto al 2010. Dal 2009 persi 300mila posti di lavoro per crac aziendali



Un trimestre difficile quello appena concluso per l’imprenditoria italiana: l’ondata dei fallimenti che ha colpito le aziende dall’inizio della crisi non si è arrestata nell’ultima parte del 2011, facendo registrare 3.500 procedure (+1,9% sul quarto trimestre 2010) e portando così il numero complessivo dei fallimenti aperti nell’anno oltre quota 12.000, con un incremento del 7,4% rispetto alle oltre 11.000 procedure riportate nel corso del 2010.
Lo affermano dati Cerved, secondo i quali per crack aziendali dal 2009 si sono persi oltre 300mila posti di lavoro. L’Osservatorio crisi d’impresa Cerved Group specificando che «è il massimo registrato in un singolo anno da quando è stata riformata la disciplina fallimentare nel 2006». «Un dato questo che sebbene non superi in termini assoluti il record toccato nel 2005 (quando prima della riforma potevano accedere alle procedure anche le microimprese) evidenzia ripercussioni più gravi rispetto al passato - commenta Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato di Cerved Group -: vista la maggiore dimensione media delle imprese coinvolte nel 2011, i costi in termini di posti di lavoro persi e ricchezza non prodotta sono significativamente maggiori».



Dopo 11 anni City chiude
Ecco il comunicato sindacale

20:30 La Rcs Mediagroup (Rizzoli Corriere della Sera) che possiede al 100% City Italia Spa, getta la spugna nel comparto free press. Decisa la sospensione, entro febbraio 2012, di tutte le pubblicazioni del quotidiano

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