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venerdì 17 febbraio 2012

CHRISTIAN WULF...SI E' DIMESSO...

Tutte le accuse all'ex presidente Wulff


Christian Wulff

+ Salta l'incontro Monti-Merkel

Dai prestiti a tassi agevolati
alle vacanze pagate dagli amici,
il declino dell'avvocato tedesco
ALESSANDRO ALVIANI

berlino
Il presidente tedesco Christian Wulff si è dimesso, dopo che ieri sera la procura di Hannover ha chiesto al Bundestag la revoca della sua immunità. La cancelliera Angela Merkel ha rinviato la visita a Roma e il colloquio col premier Mario Monti previsto per oggi e ha preferito restare a Berlino. Ma di cosa è accusato Wulff?

Prestito/1 - Nel febbraio 2010, quattro mesi prima della sua elezione a presidente tedesco, l'allora governatore della Bassa Sassonia Christian Wulff avrebbe mentito al parlamento regionale, negando di aver avuto rapporti d'affari con l'imprenditore Egon Geerkens negli ultimi dieci anni. In realtà nel 2008 aveva ottenuto dalla moglie di Geerkens un prestito privato a tasso agevolato di 500.000 euro per comprare una casa. Lo stesso Geerkens ha confermato allo Spiegel di aver condotto in prima persona le trattative per la concessione del prestito e di aver pensato a come sbrigare l'affare.

Prestito/2 - Nel marzo del 2010, su intercessione di Egon Geerkens, Wulff accende un mutuo con la banca BW-Bank. L'interesse concordato è molto più basso del solito: tra 0,9 e 2,1%. Minacce telefoniche alla Bild - Il 12 dicembre 2011 Wulff chiamò dal Kuwait il direttore della Bild Kai Diekmann, per tentare di bloccare lo scoop sul prestito privato da 500.000 euro concesso dalla moglie di Geerkens che il quotidiano si apprestava a pubblicare. Non riuscendo a parlargli personalmente, il presidente lasciò un messaggio sulla segreteria telefonica di Diekmann, in cui minacciò pesanti conseguenze contro il giornale in caso di diffusione della notizia e fece capire di essere pronto alla “guerra” e a “rompere definitivamente” i rapporti col giornale. Wulff tentò anche di far pressioni sul numero uno della Axel Springer, la casa editrice della Bild.

Vacanze/1 - Dal 31 ottobre al 3 novembre del 2007 Christian Wulff e sua moglie Bettina trascorsero insieme al produttore cinematografico David Groenewold una vacanza in un hotel sull'esclusiva isola tedesca di Sylt. A pagare l'intero conto fu Groenewold. Il presidente sostiene di avergli restituito in contanti la sua parte. Un anno prima Groenewold aveva ottenuto dal governo della Bassa Sassonia – guidato da Wulff - sovvenzioni pubbliche per 4 milioni di euro. Nel 2008 lo stesso Groenewold versò di tasca sua 400 euro affinché Wulff e Bettina potessero alloggiare in una suite più comoda di un hotel a 5 stelle di Monaco durante l'Oktoberfest. Non solo, ma nel 2005 Wulff usò un cellulare aziendale messogli a disposizione dallo stesso produttore.

Vacanze/2 - Tra 2003 e 2010 Wulff ha trascorso gratuitamente le vacanze nelle ville di diversi amici imprenditori.

Vacanze/3 - Nel 2007 Wulff, sua moglie Bettina e il figlio di quest'ultima usufruirono di un upgrade dalla economy alla business class durante un volo Lufthansa da Miami a Francoforte. La differenza di prezzo rispetto all'economy sarebbe stata pagata con le miglia private raccolte da Wulff. In realtà, per farlo, Wulff avrebbe dovuto accumulare ben 210.000 miglia, pari a 420 voli nazionali. Il suo conto-miglia esiste “da fine anni Ottanta”, si è difeso il suo avvocato. Il programma di miglia bonus di Lufthansa è stato però lanciato solo nel 1993.

Scalata Porsche/Volkswagen - Secondo lo Spiegel il Bafin (la Consob tedesca) starebbe verificando l'ipotesi che Wulff abbia violato le leggi tedesche sui mercati finanziari. Wulff, allora membro del consiglio di sorveglianza di Volkswagen, avrebbe saputo nel 2008 della scalata di Porsche a VW. Resta da capire se avrebbe dovuto diffondere un comunicato per annunciarlo - come sostiene un gruppo di banche, assicurazioni e fondi, che gli chiedono un risarcimento danni per 1,8 miliardi - oppure no.

Portavoce - L'ex portavoce e consigliere di Wulff Olaf Glaeseker è indagato per corruzione. Avrebbe fatto in modo di trovare sponsor per una manifestazione organizzata dal manager Manfred Schmidt. In cambio, Schmidt lo avrebbe “ringraziato” pagandogli diverse vacanze. A dicembre Wulff ha annunciato le dimissioni di Glaeseker. A fine gennaio diversi agenti hanno perquisito gli ex uffici del portavoce nel Bundespräsidialmt, l'edificio accanto allo Schloss Bellevue (il Quirinale tedesco).

Auto – I Wulff avrebbero ottenuto una Audi Q3 a condizioni agevolate. Inoltre avrebbero avuto il privilegio di guidarla diversi mesi prima che quel modello venisse lanciato sul mercato. L'avvocato di Wulff smentisce.
FONTE: LA STAMPA

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