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giovedì 1 marzo 2012

COMITATO SANGUE INFETTO...

COMITATO VITTIME SANGUE INFETTO: NULLA DI FATTO DALL’INCONTRO CON BALDUZZI

A oltre quattro anni dalla legge che prevede il risarcimento delle persone contagiate da trasfusioni ed emoderivati infetti, “la maggior parte delle vittime non avrà giustizia. Il decreto firmato dal ministro della Salute, e a breve dal ministro dell’Economia, prevede una prescrizione quinquennale che esclude la maggior parte dei 7 mila contagiati da sangue ed emoderivati infetti”. Lo sottolinea il Comitato vittime sangue infetto, all’indomani dell’incontro fra alcune associazioni e il ministro della Salute Renato Balduzzi.

Sul tavolo del confronto la questione dei risarcimenti, ma l’incontro si è concluso con un nulla di fatto, denunciano le associazioni, che liquidano l’esito come “inaccettabile”. Con il decreto amministrativo già firmato da Balduzzi, spiegano dal Comitato, “riuscirà a essere ammesso a questa transazione solo il 15-20 per cento, in totale contraddizione con la ‘ratio’ della legge che prevedeva il pagamento del maggior numero di persone possibile, anche per chiudere il maggior numero di contenziosi possibile”.

Non solo. A “indignare” le associazioni è anche il fatto che “il decreto prevede la riduzione delle cifre dei trasfusi occasionali rispetto a quelle comunicate in passato, fino a offrire a un danneggiato da epatite C o Aids 27 mila euro. Eppure – ricordano – per concludere questa vicenda dal 2008 sono stati stanziati 180 milioni di euro l’anno e i fondi ci sono per pagare le persone come è avvenuto con la transazione del 2003, che non prevedeva prescrizione né differenziava le cifre in base alla malattia. È palese che il progetto finale del ministero sia quello di non transare con nessuno, consapevole che un provvedimento del genere verrà impugnato un secondo dopo la sua emanazione. Non verrebbero utilizzati soldi per pagare i malati e si conterrebbero le spese in un momento così delicato per il nostro paese, ma al contempo il ministero adempierebbe agli obblighi derivanti dalle sentenze del Tar. Nessuno ha pensato a quanto potrebbe incidere sui costi della giustizia un ricorso al Tar di oltre 5000 persone?”.

Durante l’incontro, riferisce il Comitato, “il ministro più volte ha ribadito che nonostante questo sia uno dei capitoli più neri della storia, la coperta è corta. E dunque non ci sono soldi. Ma a quanto risulta alle associazioni, a oggi dovrebbero essere stati accantonati ben oltre 800 milioni di euro: come mai non vengono utilizzati per sanare questa situazione? Abbiamo appreso che per assicurare la copertura finanziaria al decreto svuota-carceri viene autorizzato il prelievo dai fondi destinato al pagamento delle vittime da sangue infetto”.

Le associazioni ritengono tutto ciò “inaccettabile. È l’ennesimo accanimento contro le vittime del sangue infetto. Davvero la vita di una persona con l’epatite C o l’Aids vale 27 mila euro? Un deceduto che viene ritenuto prescritto non ha diritto ad alcun risarcimento? Continuano a ribadire che ci si deve attenere al parere dell’avvocatura”, sottolineano. E ci tengono a evidenziare “la sufficienza” con cui sono state “trattate dal ministero sin dall’organizzazione dell’incontro”, da cui sono rimasti fuori diversi rappresentanti e gli avvocati, per motivi ‘di spazio’. Alla fine erano presenti 13 persone, mentre “altre due – denunciano le associazioni – sono state lasciate fuori e non c’è stato verso di farle accedere all’incontro”.

Alla disponibilità espressa dal ministro per “trovare assieme una soluzione” per le persone rimaste senza risarcimento da questo decreto amministrativo, il Comitato vittime sangue infetto risponde ribadendo la propria posizione: “nessuna discriminazione tra categorie di malati, nessun paletto per la prescrizione. Le nostre malattie non si prescrivono mai. E dopo tutti questi anni ci sembra assurdo dover ricominciare da capo, quando pur dichiarandosi disposti a trovare una soluzione alternativa, ci viene ribadito che lo spazio di manovra è pari a zero”.

(3 Febbraio 2012)

FONTE: http://www.futurolibero.it/?p=5304

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