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domenica 18 marzo 2012

DANACOL ...


TROPPE BUGIE NEGLI SPOT DI DANACOL E PRO-ACTIV . MULTA DA 400 MILA €L'Antitrust ha censurato pesantemente le pubblicità degli yogurt anticolesterolo Danacol della Danone e Pro-Activ dell'Unilever. Le multe ammontano rispettivamente a 300 e a 100 mila euro, ma non serviranno a bonificare il mondo della pubblicità abituato a prendere in giro i consumatori con bugie di tutti i tipi .



Nel caso di Danacol l'Autorità ha sposato le tesi inviate nel novembre 2007 dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), secondo cui le campagne pubblicitarie condotte su televisioni, giornali, siti internet, materiale pubblicitario negli ospedali e in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale sono fuorvianti e lasciano intendere che lo yogurt abbia un'indicazione terapeutica ipocolesterolizzante , quando tutte le terapie per ridurre il colesterolo richiedono l'obbligo di prescrizione medica. In pratica si condanna tutta l'impostazione della campagna che lascia intendere come sia sufficiente assumere lo yogurt per ridurre del 10% il livello di colesterolo è si lascia credere che " lo yogurt sia un prodotto appprovato direttamente o indirettamente dalla classe medica avvalorando le proprietà trerapeutiche" . La campagna è "focalizzata sull'alterazione fisiologica del livello di colesterolo e sul conseguente rischio cardiovascolare per indurre nei consumatori consapevolezza e alllarme su tale fattore di rischio, creando un conseguente bisogno e presentando Danacol come soluzione". La pubblicità è ingannevole perché nei messaggi "non si dice mai quale tipologia di persone può trarre giovamento e in che misura il prodotto può avere effetto". I messaggi lasciano intendere che" il problema colesterolo possa essere affrontato e risolto sulla base di strategie e soluzioni elaborate autonomamente e che la riduzione del colesterolo non sia temporanea ma definitiva" . Non si dice che una dieta corretta riduce il colesterolo del 5% e che se si interrompe l'assunzione di Danacol i valori tornano a quelli precedenti. La sentenza è molto grave perchè Danone (e anche Unilever) ha condotto una campagna a tappeto con cifre da capogiro ( milioni di euro) basata su informazioni scorrette e ingannevoli che hanno convinto le persone sulla bontà dei loro prodotti . Purtroppo questa sentenza anche se verrà ripresa da giornali non farà cambiare idea ai consumatori e ai medici indottrinati dagli spot delle due multinazionali del cibo. Per rendersi conto di quanto siano in malafede queste campagne va ricordato che già in precedenza una pubblicità di Danacol era stata censurata dall'Istituto di autodiciplina pubblicitaria.

Il Giurì dell'Autodisciplina Pubblicitaria ha condannato qualche anno fa anche lo spot televisivo di "Actimel". Nelle immagini si vede un papà-medico che indossa un camice bianco e ha una valigetta professionale, che si avvicina al letto della sua bambina per proporle di assaggiare un vasetto di Actimel. Nella scena successiva il papà spiega che i fermenti vivi del vasetto agiscono "contro i batteri cattivi" e "aiutano a rinforzare le difese naturali". La pubblicità è stata ritenuta ingannevole perchè non è vera la frase secondo cui un vasetto di Actimel al giorno migliora le difese immunitarie dell'organismo. Anche l'acqua minerale Vitasnella della Danone è stata censurata perchè vantava una leggerezza inesistente. Ma ingannare deliberatamente i consumatori con la pubblicità è una prassi normale per la stragrande maggioranza delle aziende alimentari che sono state quasi tutte condannate almeno una volta.

Per quanto riguarda ProActiv, le accuse sono simili . Basta citare questa frase della sentenza per capire quanto siano subdoli i messaggi, "...tutta la campagna promozionale, svolta a favore di ProActiv attraverso la stampa, sito e radio, sia incentrata sull'alterazione fisiologica del livello di colesterolo e sul conseguente rischio cardiovascolare al fine di indurre ... consapevolezza e allarme su tale fattore di rischio, creare un conseguente bisogno e presentare ProActiv come valido coadiuvante nel ridurre il fattore di rischio colesterolo ".

IL SOLE 24 ORE

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