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venerdì 23 marzo 2012

FLORIDA...RAGAZZINO DI COLORE ...17 ANNI UCCISO


Quel razzismo Made in USA

C'È UN pistolero ispanico di 28 anni dalla pelle bianca, una sorta di vigilantes di quartiere, che continua a circolare libero a Sanford, una piccola contea della Florida, anche se qualche giorno fa ha ucciso un ragazzo di colore di 17 anni, sparandogli. Sostiene di avere agito per legittima difesa, ma testimoni oculari parlano di motivazione razziale. Bill Lee, il capo della polizia di Sanford, non ne ha mai ordinato l'arresto e adesso il consiglio comunale chiede la sua testa, mentre si moltiplicano le marce anti razziste in decine di città americane. George Zimmerman sostiene di aver sparato dopo un alterco. Trayvon Martin è stato fulminato con un unico colpo al petto. Quasi un'esecuzione. Era disarmato. Aveva in mano una bottiglia di the freddo e un pacchetto di caramelle. Non è la prima volta che in Florida si commettono abusi sulla gente di colore. Ma nell'era di Obama molti temono che questa reazione violenta sia rivelatrice di un odio razziale che ancora cova sottopelle, anche se c'è un presidente di colore alla Casa Bianca. Il capo della polizia Bill Lee non fa mistero delle sue scarse simpatie per gli afroamericani. Non è il solo in Florida e a Sanford, ma questo omicidio senza arresto apre vecchie ferite mai rimarginate che portano ai linciaggi e alle violenze del Ku Klux Klan. «Mio figlio è come vostro figlio. Non ci fermeremo - ha detto la mamma di Trayvon, gridando nei microfoni durante la marcia di Manhattan - finché non avremo giustizia. Trayvon non ha commesso alcun crimine. Non è questione di bianco o nero, ma di giusto o sbagliato».

IL CAPO della polizia di Sanford sembra avere i giorni contati e non ha più la fiducia della gente. Ma anche un solo giorno di più sembra davvero troppo. «Persino Stevie Wonder può vedere perfettamente che cosa sta succedendo», dicono i difensori dei diritti civili.
notizie tratte da La Nazione
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Usa/ Florida, in migliaia chiedono arresto omicida 17enne nero
L'uomo, 28enne bianco, è libero grazia a una legge statale
Sanford (Florida), 23 mar. (TMNews) - Migliaia di persone sono tornate in piazza ieri in Florida per chiedere giustizia per la morte di Trayvon Martin, il 17enne nero ucciso il 26 febbraio scorso da George Zimmerman, 28enne bianco, che stava facendo delle ronde di controllo nel suo quartiere di Sanford, a Orlando.

I manifestanti, per lo più afro-americani, hanno chiesto l'arresto di Zimmerman, che ha dichiarato di aver agito per autodifesa e per questo non è stato arrestato nè incriminato. "Vogliamo vedere Zimmerman in aula con le mani legate alla schiena, incriminato per la morte di un ragazzo, Trayvon Martin!", ha scandito il reverendo Al Sharpton, che ha organizzato il raduno. La manifestazione si è tenuta poche ore dopo che il capo della polizia locale, Bill Lee, ha annunciato le sue dimissioni "temporanee", sottolineando di voler favorire un rasserenamento del clima in città.

La morte di Martin e il mancato arresto di Zimmerman hanno infatti alimentato accuse di razzismo contro la polizia. "Il fattore razziale ha avuto un ruolo in questa vicenda - ha detto Karen Curry, 33 anni, scesa in piazza ieri con la sua famiglia - come può essere possibile che la polizia non abbia arrestato l'uomo che ha ucciso un ragazzino e lo ha lasciato a terra come uno scarto?". La polizia locale ha motivato il mancato arresto di Zimmerman con una legge della Florida che consente ai residenti nello Stato di usare forza letale per autodifesa. Sul caso stanno indagano il Dipartimento di Giustizia Usa, l'Fbi, la procura federale e il Dipartimento di Giustizia della Florida. (fonte Afp)



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