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sabato 21 aprile 2012

L'AMICIZIA NON E' UN REATO...


dimmi con chi vai e ti diro chi sei. chi trova un amico trova un tesoro...ti puo pagare vacanze favolose:

di Claudia Guasco - Messaggero
MILANO - Pierangelo Daccò, il lobbista del Pirellone, è un uomo di grande generosità. Che non si limita a mettere a diposizione del presidente della Lombardia Roberto Formigoni yacht e villa per le ferie d’agosto in Sardegna: è lui a organizzare, per tre anni consecutivi, le vacanze di Capodanno del governatore in un lussuoso albergo delle Antille. Soggiorni da 80 mila euro a settimana entrati ora nel raggio d’azione dei pm di Milano che indagano sui presunti fondi neri per 70 milioni della fondazione Maugeri.

«Preferisco aspettare che si svuotino tutti i bidoni della spazzatura e poi dirò la mia», ribatte Formigoni. «Mi sembra che tutti i partiti abbiano le loro figure apicali sotto indagine, con avvisi di garanzia o richieste di arresto. Mentre come presidente della Regione Lombardia non ho avuto alcuna informazione di garanzia». Il suo nome però è ricorrente negli atti dell’inchiesta che ha portato in carcere sei persone e gli investigatori stanno passando al setaccio tutte le spese sostenute da Daccò per allietare il tempo libero del governatore. Alberghi, ristoranti e, appunto, una villa all’Altmar Resort di Anguilla, come segnala l’Espresso.

Formigoni ha pagato di tasca sua o è stato tutto offerto da Daccò, il superconsulente che mediava tra sanità privata e regione? Nei rendiconti delle carte di credito forniti da Daccò ai magistrati, le spese effettuate ad Anguilla sono decine: auto a noleggio, vitto e alloggio. Dall’interrogatorio dello scorso 14 dicembre a Giancarlo Grenci, fiduciario di Daccò, emerge che il consulente ha pagato 8.000 euro per il volo del 27 dicembre 2008 da Malpensa a Parigi di Formigoni. Ma la destinazione finale era Antigua e il magnifico resort con centri benessere, golf e chef privati.

Daccò avrebbe sborsato oltre 2 milioni di euro in banchetti, viaggi e regalie per il governatore e altri amministratori regionali. Il proprietario del ristorante Lo Squero di Rimini si ricorda ancora di quella cena del 29 agosto 2009 quando, al termine del meeting di Comunione e Liberazione a cui Formigoni ha partecipato come relatore all’incontro sul tema «Dalla dottrina sociale all’impegno politico», Daccò abbia pagato ben 15.000 euro per la tavolata del governatore e una novantina di ospiti. Conto finale: quasi 170 euro a testa.

«So che Daccò e Simone ospitavano spesso sulle loro barche Roberto Formigoni - mette a verbale Grenci - So che facevano vacanze insieme, in particolare ricordo alcune vacanze a Saint Martin. So che erano in rapporti di amicizia e che risultano pagamenti con le carte di credito di viaggi». Domanda del pm: i pagamenti hanno per oggetto solo i voli o anche la permanenza presso i luoghi di vacanza? Risposta di Grenci: «Non lo so. Tuttavia risultano pagamenti di affitto di ville per 80/90 mila euro ai Caraibi per due, tre settimane e ritengo che fossero ragionevolmente destinate a ospitare più persone».

Esborsi che, secondo il rapporto del consigliere regionale del Pd Alessandro Alfieri, venivano poi ampiamente ripagati dalla regione. Dal 2008 al 2010, tramite i bandi per i progetti speciali della ribattezzata «Legge Daccò» - che concede alle strutture private accreditate no profit fondi per migliorare le strutture di assistenza sanitaria - sono stati assegnati 176 milioni di euro, di cui il 53% a sole due strutture: il San Raffaele e la Fondazione Maugeri, per un totale di 84 milioni di euro. Interrogato ieri, l’ex presidente della fondazione Umberto Maugeri ha spiegato al gip che le consulenze venivano affidate a Daccò proprio per le sue conoscenze in Regione.

Venerdì 20 Aprile 2012 - 19:28

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