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martedì 17 aprile 2012

MASSIMO D'ALEMA

1/1/2012 - OPERA D' ARTE CONCETTUALE O NUOVA FORMA DI PROTESTA?
Mutande stese sotto casa di D'Alema
Il giorno precedente l' esponente PD era stato minacciato dalla "Federazione Anarchica Informale"
Roma, quartiere Prati. Poche auto circolano il giorno del primo dell’anno. Verso le 14 poi nemmeno girano più gli ultimi irriducibili del veglione. Per terra residui pirotecnici, freddo pungente. Forse è questo clima post atomico che ha permesso a qualcuno di allestire un bel filo di panni stesi tra due semafori sotto casa di Massimo D’ Alema.

Il politico sicuramente sta passando le feste altrove, tanto che non c’è nessuna scorta o vigilanza armata dalle parti del suo portone. Difficile interpretare il senso del gesto di chi ha voluto mettere quella stesa di mutandoni ascellari d’ antàn, collant, calzini e canottiere di fronte alle finestre dell’esponente PD.
Forse è un’ allusione al fatto che l’ anno che inizia rischia di metterci in mutande? Ma perché dimostrare proprio a D’ Alema? Forse una maniera goliardica per ricordare il decennale dell’ Euro? Chissa?

Verrebbe da pensare anche a un possibile collegamento con la lettera che, il giorno precedente al capodanno e con la sigla "Eat e Billy" della Federazione anarchica informale, è stata recapitata nella sede centrale dell'agenzia di stampa Adnkronos, in Piazza Mastai, a Roma.
La lettera conteneva minacce al Partito Democratico, e in particolare a Luciano Violante e Massimo D'Alema.

In un'altra lettura la dimostrazione potrebbe riportare addirittura a una vendetta condominiale, del tipo "occhio per occhio mutanda per mutanda", di chi non approvò una battaglia moralizzatrice che ebbe una certa eco di stampa. A settembre, proprio nella stessa via, era scoppiata una protesta di residenti che portò alla chiusura di un sexi shop automatico, che aveva installato il distributore di oggetti erotici proprio accanto al portone dove risiede D' Alema e la sua famiglia.

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