Elenco blog personale

mercoledì 11 aprile 2012

I PRIVILEGIATI DELLE POSTE ITALIANE

Petitto: «In Poste Italiane oltre 6 mila esodati»
La questione degli esodati è particolarmente delicata in Poste Italiane: secondo i sindacati, infatti, gli esodi incentivati hanno riguardato oltre 6 mila dipendenti.
Sebbene la metà di loro dovrebbe salvarsi grazie al decreto milleproroghe, già in centinaia hanno lasciato l'azienda ottenendo in cambio l'assunzione del figlio o della figlia part-time.
PETITTO: «NELLE POSTE SONO 6.020». Secondo Mario Petitto, il segretario generale della Cisl Slp: «Sono 6.020 gli esodati di Poste, usciti da circa due o tre anni. Ma» ha aggiunto «una parte di questi, circa la metà, si salverà e manterrà il precedente regime grazie al decreto milleproroghe, maturando il diritto ad andare in pensione entro 24 mesi».
Resta quindi il problema per tutti gli altri. Un numero così elevato di esodati, sempre secondo Petitto, è giustificabile con numerose situazioni individuali, di transazioni avvenute tra il lavoratore e l'azienda.
ESODO A FAVORE DEL PART TIME PER I FIGLI. Di sicuro si fanno notare i presunti centinaia che hanno lasciato l'azienda in favore di contratti a tempo indeterminato part time per i figli. Secondo Petitto, è un «progetto mix» detto anche progetto svincolo. «Non è diventato un accordo aziendale» ha aggiunto, «quindi si tratta di una procedura di fatto ma non, per così dire, ufficiale».
Dello stesso parere anche il segretario generale dell'Slc Cgil, Enrico Miceli, il quale ha a sua volta spiegato che si è trattato «di una pratica, di un'opportunità offerta dall'azienda, e non di un accordo aziendale». D'accordo anche Ciro Amicone di Uil Poste che ha parlato di iniziativa «unilaterale» dell'azienda riguardo «alla possibilità di uscire facendo entrare i figli fino a un certo grado di parentela».

Mercoledì, 11 Aprile 2012

Nessun commento:

Posta un commento