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lunedì 21 maggio 2012

ARMANDO RINALDI...


Armando Rinaldi scrive:

Buongiorno a tutti,

il 10 e 11 maggio ho partecipato a Bruxelles, rappresentando Atdal Over40, all’Assemblea Annuale

del circuito AGE Platform Europe al quale la nostra Associazione aderisce da 4 anni.

Cosa è AGE Platform Europe ? Un’organizzazione europea di volontariato (simile a una ONG) nata

nel 2002 con lo scopo di trattare i temi riguardanti gli anziani nel senso più ampio del termine,

potremmo dire la fascia di età dai 50 anni in su.

Aderiscono ad AGE 164 Membri in rappresentanza di 24 paesi Europei, 9 organizzazioni europee

sovrannazionali e 4 organizzazioni extra-Europa. I Membri si dividono in Membri Effettivi e Osservatori.

Atdal Over40 è Membro Effettivo da 2 anni versando una quota annuale di adesione pari a 340 euro.

Quest’anno altre 25 organizzazioni hanno presentato domanda di ammissione ad AGE.

AGE Platform è diretta da un Esecutivo che comprende un Presidente (Sloveno), 4 Vice Presidenti

(dei seguenti paesi: Irlanda, Polonia, Belgio e Francia). Nell’Esecutivo è presente una Responsabile

dei rapporti con il Parlamento e la Commissione Europea. Lo staff dell’organizzazione risiede a

Bruxelles ed è composto in totale da 6 persone incluso uno dei Vice Presidenti. Come gran parte

delle Organizzazioni di questo tipo con sede a Bruxelles, AGE conta su buone entrature presso la

Commissione Europea.

Come ogni anno l’Assemblea Annuale si tiene in due giornate. Nella prima si discute e si approva il

Bilancio Consuntivo dell’anno precedente ed il preventivo per l’anno in corso, si pongono in votazione

le candidature dei nuovi Membri che hanno chiesto di aderire e, infine, si discute il programma delle

attività nel breve e medio termine.

Senza entrare in dettagli posso dire che una novità importante è data dall’ingresso nello staff di una

figura (una ragazza greca inserita part-time) che avrà il compito di interagire con le Nazioni Unite e

che sarà a breve a New York per un incontro sui temi dell’anno della solidarietà intergenerazionale.

Durante la prima giornata ha partecipato un Membro della Commissione Europea (Commissario Andor,

ungherese) che ha riferito degli impegni della Commissione sul tema degli anziani, dell’invecchiamento

attivo, delle pensioni, del welfare in generale.

Inutile dire che anche in questa occasione il ritornello del prolungamento dell’età pensionabile non

è mancato. Al personaggio sono state rivolte domande tra le quali, da parte del sottoscritto,

una richiesta di chiarimenti sul ruolo che la Commissione intende svolgere verso quei paesi che adottano

le raccomandazioni UE sul prolungamento dell’età pensionabile ma non si preoccupano di coloro che

perdono il lavoro a pochi anni dalla meta. Il Commissario ha risposto in puro politichese aggirando la

domanda salvo precisare che in materia di pensioni la UE produce delle raccomandazioni ma le fissazione

delle regole è di esclusiva competenza dei paesi Membri. Un bel modo per lavarsi le mani. Oltre al

sottoscritto altri interventi hanno sollecitato un ruolo più politico della Commissione e del Parlamento UE

onde ridurre e circoscrivere l’attuale ruolo dominante della finanza attraverso la BCE.

Nella seconda giornata ci si divide in gruppi per affrontare una serie di temi inerenti gli scopi di AGE.

I temi trattati quest’anno riguardano: occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, pensioni,

salute e assistenza a lungo termine, diritti umani e contrasto agli abusi sugli anziani, sviluppo di una società

giusta per ogni età.

I diversi gruppi producono delle osservazioni partendo da un documento base. In seduta plenaria, il

documento base viene letto, integrato con le osservazioni prodotte dai gruppi di lavoro e, infine, posto in votazione.

Credo opportuno far notare a voi che leggete che, già lo scorso anno (era la mia prima partecipazione a

questa Assemblea) avevo notato con stupore che i rappresentanti degli altri paesi non sollevavano osservazioni

in merito al sostegno alle persone che perdono il lavoro in età matura. Lo scorso anno non sono intervenuto

poiché cercavo di capire il contesto in cui mi trovato. Devo dire che già allora mi stupii del fatto che neppure

nessuno dei rappresentanti delle associazioni italiane intervenne su questo punto. Occorre dire che la maggior

parte delle associazioni italiane iscritte ad AGE rappresentano categorie di pensionati con l’eccezione di Lavoro

Over40, iscritta da più anni di noi, ma il cui Presidente pare non avere intenzione di parlare del dramma

tutto italiano dei disoccupati over impossibilitati a ricollocarsi, privi di pensione e di reddito.

Mi sono confrontato con esponenti di altri paesi le cui priorità sono quelle di agevolare le condizioni di lavoro degli

over, di garantire una difesa del potere di acquisto delle pensioni, una migliore assistenza sanitaria agli

anziani, di offrire loro una vecchiaia serena, ecc. Tutti argomenti validi che però non includono il tema del sostegno

al reddito di chi è in difficoltà economiche per il semplice fatto che nei loro paesi tale sostegno esiste ed è cosa

assolutamente consolidata.

Partendo da queste considerazioni quest’anno sono intervenuto più volte e, con un efficace sostegno della rappresentante

italiana dell’Associazione Nazionale delle Università della Terza Età e delle due Vice Presidenti AGE, l’irlandese e la

francese, sono riuscito a far introdurre nel documento finale approvato all’unanimità due punti sul sostegno al reddito

e sulla tutela del periodo di transizione dal lavoro alla pensione. Nulla di particolarmente importante ma un piccolo

passo per far capire che tra i paesi UE esistono forti differenze e discriminazioni e che da una raccomandazione

della Commissione Europea, interpretata dai nostri politici secondo convenienza, possono derivare drammatiche ricadute

per centinaia di migliaia di cittadini italiani.

Il documento finale dell’Assemblea AGE è stato consegnato il giorno successivo (12 maggio) al Parlamento Europeo

in occasione di una seduta aperta alla quale hanno partecipato (e sono intervenute) due Membri del Direttivo AGE.

In allegato alla presente trovate il testo del documento citato (purtroppo in inglese) dove, evidenziato in giallo, potete

leggere le due integrazioni da me sollecitate.

Chi volesse avere maggiori informazioni sul circuito Age-Platform può collegarsi al sito: http://www.age-platform.eu/

Tutti i documenti presenti sul sito sono in lingua inglese o francese. Alcuni sono tradotti anche in altre lingue.

Grazie e cordiali saluti

Armando Rinaldi

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