Elenco blog personale

giovedì 11 ottobre 2012

.MASSIMO D'ALEMA...ULTIMO POST SULLA SINISTRA ..E' MORTA'...





linda scrive: sul blog di GILIOLI PIOVONO RANE...
11 ottobre 2012 alle 09:04
Racconta Mussi grande amico di D’Alema:

Qualche anno dopo vanno ad inaugurare la barca di D’Alema costruita in un cantiere di Cervia. Un comet di dodici metri color amaranto ribattezzato Margherita dal nome della nonna di Massimo D’Alema e comprato insieme alla Cugina Carla Modesti ( sistemata alla Camera dei deputati) e a un cugino Massimo Bologna (datore di lavoro di mio marito per circa 15 anni tra nero e non). Carla Modesti e Massimo Bologna, un piccolo imprenditore dell’abbigliamento che, dopo aver sfondato nei mercati orientali, ha venduto la sua azienda e si è messo a fare lo skipper . La prima uscita del Margherita non è esaltante. Appena arrivati non possono metterla in acqua perche’ il mare è grosso, il giorno dopo la bassa marea manda in secco la barca.
Mussi D’Alema e parenti iniziano a navigare, si unisce anche Veltroni, fanno grandi pescate in mare profondo con le lenze piene di bolentini preparate da Mussi.
i conti della serva in casa D'Alema...

———————————-

Quando questo SIGNORE di nome Massimo D’Alema detto “O PRINCIPE” oppure come scrisse Ostellino “IL PIU’ BEL FICO DEL BIGONZO”…non si preoccupo’ minimamente di tutto il personale che venne buttato in strada dal caro nullafacente cugino Massimo Bologna…l’azienda la mandava avanti un suo amico e compagno di scuola con la sorella DANIELA MAZZA che creava modelli e capi di abbigliamento veramente belli, tanto che ancora oggi lei ha una sua azienda. Il tipo Massimo Bologna, licenzia tutti scioglie la societa’ e comincia a navigare con D’Alema…e qui naturalmente la faccenda che io ho portato e porto in rilievo è:

un privato datore di lavoro con azienda al di sotto dei 15 dipendenti puo’ licenziare come e quando vuole ( come scrisse Piero Ottone quando venne a conoscenza della faccenda, conservo l’articolo) certamente lo hanno sempre fatto, i sindacati sempre zitti, salvo sbraitare per la FIAT L’ALITALIA e i grandi carozzoni dello stato…certamente che si poteva licenziare, ma il licenziamento del personale deve essere motivato e la liquidazione che si deve dare anche per una giusta causa (ma in questo caso la causa non mi sembrava giusta ma piuttosto leggera e superficiale) Legge 604 del 1966…Art. 8 che prevede la TUTELA OBLIGATORIA… obbliga il datore di lavoro a risarcire il danno versando una indennita’ da un minimo di 5′ ad un massimo di 12 mensilita’.Segue la legge 108 del 1990 che per evitare il referendum per estendere l’Art. 18 a tutte le imprese, stabilisce che per la TUTELA OBBLIGATORIA le piccole aziende al di sotto dei 15 dipendenti per licenziamento senza giusta causa deve versare un indennita’ pari a 2,5 e massimo 6 mesi mensilita’.

Stabilito che Massimo Bologna e tutta la famiglia felice D’Alema che andava in barca dopo aver buttato in mezzo alla strada 15 persone, non rispetta la giusta causa…nega le liquidazioni adducendo motivi miseri e meschini, rimanda di giorno in giorno e provoca l’agonia di diverse persone, nella indifferenza della “stimata” famiglia D’Alema/ Modesti.

Io ho fatto pubblicare tutta la faccenda da IL GIORNALE di Berlusconi, ripagandolo con la stessa moneta, lui inciuciava con silvio io lo usavo per sputtanarlo.

D’Alema mi manda un fax dove mi dice che lui non rispondera’ mai tramite IL GIORNALE di silvio…ma a me si, quindi mi invitava da lui a chiarire…ma cosa c’era da chiarire? le ho consegnato a mano una lettera al vetriolo nella sua meravigliosa residenza di ITALIANIEUROPEI, un luogo meraviglioso in una traversa di P.zza Fontanella Borghese…la lettera c’è l’ha anche Gilioli, che non mi ha comunicato se gli è piaciuta o no, glilo chiesto due volte ma non mi ha mai risposto.

Con quella lettera che io pubblichero’ sul mio blog si chiudera’ la mia vita in una casa passata all’INPS per i buffi creati dall’impiego pubblico, di cui non ho piu’ diritto a restare essendo morosa, ma sfido chiunque a pagare un affitto anche minimo con 490 euro al mese di pensione per 25 anni di versamenti INPS – impiegato al 3°livello…questa è la storia che puo’ capitare ad un lavoratore delle piccole aziende al di sotto dei 15 dipendenti…si finisce ad abitare sotto i ponti.

Pero’ una soddisfazione io l’ho avuta, comunicare a Massimo D’Alema tutto il mio disprezzo, l’ho pagata cara ma volete mettere la gioia provata?
mio padre con la sua storia di generoso operaio litografo comunista licenziato dal Ministero della Difesa perche’ aveva la tessera del PCI e della CGIL, lo perseguitera’ nei suoi sogni…non avra’ pace.

Ci siamo amici e compagni…ci hanno preso per il cu@o per tanti anni, ma la loro fine è prossima!

PS: Caro De Benedetti, capisco che lei al contrario di me ha paura di diventare povero, ma gli sembra giusto che prima dichiari a Paolo Guzzanti che D’Alema ha fatto tantissimi errori e non capisce piu’ la sua gente, il caso Puglia insegna, lei dichiara che persino silvio ha fatto qualcosa, e dice ancora che Bersani è un leader inadeguato…perche’ ha cambiato idea? ha paura di che?

Vai D’Alema scendi dalla barca, dalla tua vita dorata, e fatti una bella nuotata come Grillo!
linda scrive:
11 ottobre 2012 alle 09:06

Pardon qualche anno dopo (la morte della compagna di D’Alema)
linda scrive:
Il tuo commento è in attesa di moderazione
11 ottobre 2012 alle 09:17

Non ho fatto causa a Massimo Bologna per il suo indegno comportamento e per aver chiuso con una liquidazione non adeguata ai termini di legge…mi sono riservata il disprezzo nei loro confronti…i soldi non sono tutto per una persona come me, forse non ho mai dato il “giusto” valore al denaro, ma non me ne sono mai pentita e neanche oggi che sto perdendo la casa sono pentita.
L’unico dolore me lo danno i figli, pensando che io non sono normale.
La fine degli onesti, il trionfo del denaro senza odore, dolore, valore, silvio ha trionfato, grazie ai nostri amati compagni!
-------------

LETTERA CONSEGNATA A MANO A MASSIMO D'ALEMA datata 28 settembre 2002:

Egr. "SIGNORE", finalmente sono riuscita a comunicare con lei, ci voleva una provocazione lanciata da un giornale di Berlusconi, per un fatto doloroso, molto doloroso, perche' perdere un lavoro a 57 anni in Italia è drammatico.
Io "SIGNORE" sono cresciuta in una famiglia comunista "plebea", mio padre era litografo e lavorava al Ministero della Difesa dal 1938 - fu licenziato nel 1953 perche' attivista comunista - ero una bambina di 7 anni, molto legata a mio padre, non trovo' lavoro per molto tempo, con il marchio di comunista non lo voleva assumere nessuno , i padroni erano di destra - dopo privazioni di ogni genere, fu riassunto dove aveva lavorato da ragazzino, all'IGAP una litografia attaccata a Botteghe Oscure, vi rimase molti anni con un idea solo in testa: riavere giustizia per l'ingiusto licenziamento, la CGIL si batte' per anni affinche' a questa gente fossero ridati i propri diritti. Quando questo accadde, mio padre era morto di crepacuore, mia madre ebbe tutti gli arretrati come se mio padre avesse lavorato presso il Ministero fino al compimento della pensione. Finalmente per mia madre dopo tanta sofferenza e privazioni, arrivo' un po' di tranquillita.
Io con un diploma commerciale non ptendo proseguire gli studi, andai a lavorare a 17 anni come segretaria, felice di aiutare materialmente i miei genitori.
Caro "SIGNORE" mentre lei cresceva coccolato e al sicuro e si preparava la sua carriera politica, io conoscevo la vita vera al di fuori di ogni protezione familiare, sperimentando il lavoro nelle aziende private con dignita' e responsabilita, come mi aveva insegnato mio padre.
Mi diceva: quando hai qualcosa in piu' la devi dividere con chi non ne ha.
Alla domanda in cui mi chiede perche' mi sono rivolta a lei, glielo spiego subito:
quando Massimo Bologna licenzio' mio marito, rimase dall'oggi al domani senza una lira, il caro cugino che faceva parte della sua bella famiglia molto unita, la conferma sta' anche nella sua biografia - andavate in barca assieme divertendovi molto - ebbe un comportamnento a dir poco vergognoso, che non mi sarei mai aspettata da un compagno. Presi in mano la situazione perche' mio marito era cascato in una depressione tremenda e contattai Massimo Bologna chiedendo la liquidazione di mio marito , erano scaduti i termini. Dopo trattative vergognose - chiesi piu' volte di parlare con lei - ammise di essere un incapace, aveva l'abitudine di far lavorare gli altri, lui mangiava merendine al cioccolato tutto il giorno, alle spalle aveva il padre che da operaio comunista diventato ricco palazzinaro, lo salvava dalle sue incapacita'. Minacciando che avrei detto tutto ad un giornale mi ha dato una misera liquidazione in due giorni, per chiudere 13/15 anni di lavoro tra nero e regolare, non certo conforme alla legge e al contratto, che come lei sa i commercialisti aggirano le leggi molto bene, sono stata una segretaria di diverse piccole aziende, so benissimo come vanno queste cose, per togliere una lira ad un dipendente ci studiano la notte e poi sbandierano di essere tutti di sinistra.
Questa storia mi fece cadere la stima per la sua bella famiglia ed anche verso di lei che stava inciuciando con tutta quella parte democristiana che aveva ammazzato mio padre e quel poveraccio di Pautasso - con gli ordini che venivano dall'America.
Caro "Signore" l'Italia è un brutto paese, ci viono troppi furbi, tra pubblico e privato c'è un abbisso di trattamento, è stato creato da voi tutti per farvi un bel serbatoio di voti - Marco Travaglio scrive nel "Manuale del perfetto impunito" :
gli italiani si sono prostituiti per un posto di lavoro fisso. Io non la penso cosi, non li giustifico, le prostitute danno del loro, invece questi PARASSITI lo stato li paga, facendo crescere a dismisura il famoso buco e facendo pagare a TUTTI questa vergogna. La famosa flessibilita' la proviamo solo noi nel privato - ci siamo piegati cosi tanto che una parte del nostro corpo è assai dolorante.
La mia condanna nei suoi confronti "SIGNORE" è morale, SOLTANTO MORALE, NON ACCETTO LA SUA LINEA POLITICA, NON SE LA PUO' PERMETTERE, E' DI DESTRA E NON DI SINISTRA - E ALLORA LA LASCI FARE A BERLUSCONI, con tanta merda che abbiamo avuto in 50 anni di "democrazia", ma veramente crede che consideriamo Berlusconi peggiore di Agnelli? sono state fatte anni di lotte con il sindacato ma non siamo mai arrivati a pagare l'affitto e a mangiare o una cosa o l'altra, forse avete inciuciato troppo e per mantenere i vostri privilegi vi siete addomesticati ,. e adesso? non riusciamo neanche piu' a mangiare, contento "SIGNORE"?
Lei "SIGNORE" ama il mare , ma quel mare si sta riempendo di cadaveri di poveri diavoli in cerca di sopravvivenza, disoccupati al sud che si danno fuoco - giovani che per lavorare vengono umiliati da queste agenzie di lavoro private, li mandano da una parte all'altra come pacchi postali, tutto questo nella indifferenza completa di voi politici, sindacati, e cittadini, nel mentre lei pensa a farsi una barca piu' grande, piu' bella, mi chiedo "SIGNORE" se lei ha un cuore, e mi chiedo cosa ha provato quando il telegiornale ha dato la notizia che Bernardo Romano disoccupato napoletano era morto con ustioni in tutto il corpo e l'anno prima sempre di agosto ne era morto un altro nello stesso modo.
Potrei continuare "SIGNORE" ma penso sia sufficente per farle capire perche' mi sono rivolta a lei.
Lei "SIGNORE" mi scrive che è a mia disposizione per ogni cosa mi sia utile, la ringrazio SIGNORE, la sento molto lontana - I DANNI CI SONO STATI TUTTI _ la ringrazio ma ho bispogno solo di buona salute per lavorare con i contratti co co co a euro 4.60 l'ora lorde per collaborazione di marketing.
Un saluto e tolgo il disturbo.

PS: Che strano "SIGNORE" che lei mi scriva che non risponde al giornale del fratello di Berlusconi, ma lei non si è fatto pubblicare un libro da Berlusconi?
Un ultima cosa "SIGNORE" L'Ulivo è morto.



Nessun commento:

Posta un commento