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martedì 11 dicembre 2012

CORRUZIONE...

Corruzione a ministero Agricoltura, 11 arresti: sequestrati 22 mln

Anche il capo della segreteria del ministro. Giro di mazzette e contributi statali illegali per 32 milioni di euro - Fonte qui


Roma, 11 dic. (TMNews) - Corruzione e tangenti al ministero dell'Agricoltura. Sono undici gli arresti tra imprenditori, dirigenti e funzionari, tra cui Giuseppe Ambrosio, capo della segreteria del sottosegretario Braga già capo gabinetto dei ministri Zaia e Galan. La Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro 22 milioni di euro: 43 tra terreni e fabbricati, 10 tra autoveicoli e motocicli e numerosi conti correnti, depositi titoli e polizze assicurative. Ammontano invece a 32 milioni di euro i contributi statali illecitamente percepiti da alcuni imprenditori grazie alla corruzione dei funzionari del MIPAAF.

"E' stato accertato un diffuso sistema corruttivo radicato nell'ambito del Mipaaf, posto in essere sistematicamente e con modalità seriali in occasione di elargizioni di denaro pubblico". Così scrive il gip Flavia Costantini in un passaggio dell'ordinanza di custodia cautelare che riguarda 11 persone, tra cui Giuseppe Ambrosio, alto dirigente del ministero delle politiche agricole.

In sostanza - continua il giudice - "i pubblici ufficiali, anche se non direttamente competenti alla adozione degli atti amministrativi, contattano o vengono contattati dai privati beneficiari al fine di concordare, da un lato, la sovvenzione di denaro pubblico da elargire e dall'altro il compenso corruttivo da corrispondere; emerge evidente la sistematicità e ripetitività delle condotte nonchè la circolarità dei vantaggi corruttivi corrisposti ai pubblici ufficiali interessati da una futuribile ma certa turnazione nella percezione dei compensi".

"Laddove la misura ridotta della sovvenzione - aggiunge il gip - non consente la retribuzione di tutti i pubblici ufficiali partecipi al patto corruttivo, il privato corruttore, seguendo percorsi ben collaudati, provvede a soddisfare la richiesta di uno soltanto con la certezza per gli altri di essere a loro volta soddisfatti alla prima utile occasione, che si presenterà senz'altro essendo il Mipaaf dicastero che nonostante la crisi finanziaria dello Stato, riesce a reperire risorse per finanziare progetti di dubbia utilità per la Comunità ma di ingente impegno economico e di sicuro tornaconto per i funzionari corrotti".

Per le stesse ipotesi di reato sono indagate nel complesso 37 persone, tra cui 13 dirigenti e funzionari pubblici. "Questa vicenda dimostra che nell'amministrazione c'è della spesa pubblica inquinata dalla corruzione, dove progetti virtuosi vengono alterati o distorti per portare beneficio a pochi e non a tutti". Così ha detto il procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi.

Il magistrato ha poi continuato: "Quello che è emerso dalle indagini è un vasto giro di privilegi e malaffare dove alla corruzione si sono unite rivelazioni di informazioni, potere di influenza, comportamenti ispirati a parzialità".

Oltre a Giuseppe Ambrosio in carcere è finita anche la moglie Stefania Ricciardi, dirigente dell'ufficio promozione e valorizzazione presso la direzione generale della qualità agroalimentare. Analoga misura cautelare è stata adottata nei confronti di Ludovico Gay, già direttore generale di 'Buonitalia Spa'; e di Alfredo Bernardini, dirigente della Confederazione italiana agricoltori; la lista è chiusa da Michele Mariani che è un impiegato del Mipaaf. Gli arresti domiciliari sono stati adottati invece per gli imprenditori Claudia Maria Golinelli, Luigi Cardona ed Oliviero Sordini. Ai domiciliari anche Riccardo Deserti, attuale direttore del consorzio del Parmigiano Reggiano e Luca Gaudiano funzionario del Mipaaf. Le contestazioni a Deserti riguardano fatti relativi a quando era in servizio al ministero, hanno spiegato gli investigatori della Guardia di finanza.

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