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giovedì 6 dicembre 2012

LA LOTTA CONTRO I MULINI A VENTO...DI NORMA RANGERI

Carlo Cracco, lo chef con la modella nuda su GQ. Il Manifesto: "Vetero-machismo"

Fonte: blitz

Carlo Cracco sulla copertina GQ di dicembre[/caption]   ROMA - Carlo Cracco, 47 anni, chef di successo e superdivo da quando è approdato alla trasmissione MasterChef, in questi giorni è sulla bocca di tutti, ma non per i prelibati manicaretti che è in grado di cucinare ma per la copertina GQ di dicembre che lo ritrae in compagnia della nudissima e bellissima supermodel Jessica Dykstra che impugna fiera una gigantesca orata. "Un balzo indietro di trent'anni", è il commento di Norma Rangeri sul Manifesto. "Nel caso di GQ si torna indietro di qualche era culturale e si affonda nel vetero-machismo", scrive osservando che al giorno d'oggi persino le riviste patinate hanno fatto passi in avanti. Vedere nel 2012 una cover girl come una donna oggetto accostata a un uomo di successo per giunta, non è piaciuto a tutto un mondo di progressiste, femmniniste, moraliste ecc. Descrivendo la famigerata copertina dal titolo Sex, food & rock'n'roll, Norma Rangeri ha scritto:
Il sex, naturalmente, è rappresentato da una ragazza nuda, di profilo, vestita solo di un tacco vertiginoso, avvinghiata a un uomo. Lui è il food, un cuoco famoso, Carlo Cracco. Ci guarda con la faccia seria, nel suo elegante smoking con farfallino, come a dire "io sono l’uomo che non deve chiedere mai". La ragazza ha la bocca laccata di rosso, socchiusa, desiderante e, non bastasse l’allusione costruita dal patetico quadretto, con l’unica mano libera stringe un pesce. Enorme.
Ma Cracco si sfila dalle critiche: "Ma l’aveva letto l’articolo? Il tema è il food e la sua attrazione. Di conseguenza, anche il cuoco è oggetto del desiderio. Tutto qui". Lui, astro gastronomico e gran seduttore, trova incomprensibili queste critiche. "Non credo che la copertina, ironica e brillante, di GQ inneschi reazioni tanto esagerate. La copertina deve o non deve colpire il lettore?". E lei: "Ci avessero messo un’acciuga al posto di quel pesce gigante avrei, forse sì, trovato un briciolo di ironia..."

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